Il modello biosistemico: alternanza sistemi simpatico e parasimpatico – 4
Il bilanciamento dell’attività simpatica e parasimpatica è un parametro misurabile. Ernst Gellhorn alla fine degli anni ‘60 del secolo scorso (Gellhorn, 1967) condusse delle ricerche sul funzionamento dei due assi vegetativi, da cui emerse che il Sistema Nervoso Autonomo funziona in modo sano quando le sue due componenti – il Simpatico attivante e il Parasimpatico rilassante – lavorano reciprocamente scaricandosi uno dopo l’altro.
Il funzionamento patologico si ha quando i due assi lavorano insieme, sommandosi nella scarica contemporanea (Liss, 1986). Dal momento che la loro azione è opposta – dispendio di energia, recupero di energia – solo con un funzionamento alternato è possibile l’espletamento delle diverse funzioni. L’alternanza tra i due Sistemi è garantita dal fenomeno naturale del “rimbalzo”: quando un’azione viene portata a termine con un efficace dispendio di energia (scarica del Simpatico), si realizza una spontanea riduzione dell’attività del Simpatico e un simultaneo aumento dell’attività del Parasimpatico. Allo stesso modo, quando il recupero di energie è adeguatamente raggiunto, spontaneamente l’attività del Parasimpatico si esaurisce e si riattiva il Simpatico. La pienezza della scarica garantisce il rimbalzo.
Gellhorn sottopose animali da laboratorio a stress prolungato (somministrazione di cibo in associazione imprevedibile con il rilascio di scosse elettriche). L’animale sviluppava una nevrosi sperimentale, i cui sintomi erano riconducibili alla scarica contemporanea sia del Sistema Simpatico che del Parasimpatico. La simultaneità d’azione e l’assenza del rimbalzo erano causa della nevrosi (Fig. 4, p. 18).
Lo stato disfunzionale e patologico può essere dato, oltre che dal meccanismo di “somma” patologica della scarica del Simpatico-Parasimpatico, anche dalla “dissociazione” tra le due componenti: in questo caso sono totalmente “fuori sincronizzazione” l’una rispetto all’altra, non influenzandosi reciprocamente. Pertanto, il funzionamento vegetativo mostra di essere sano nella misura in cui oscilla ritmicamente e in modo alternato, secondo cicli prestabiliti che richiamano l’andamento ondulatorio descritto nel capitolo uno, tipico di buona parte dei fenomeni fisici e organici.