Il modello biosistemico: il sistema nervoso autonomo – 3
Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA), conosciuto anche come sistema nervoso vegetativo o viscerale, è un insieme di cellule e fibre nervose che innervano gli organi interni e le ghiandole, controllando le funzioni vegetative involontarie. Ha la funzione di regolare l’omeostasi dell’organismo ed è un sistema neuromotorio che opera con meccanismi autonomi di controllo della muscolatura liscia, dell’attività cardiaca e dell’attività secretoria ghiandolare. E’ costituito da porzioni anatomicamente e funzionalmente distinte, ma sinergiche.
- Il Sistema Nervoso Simpatico: produce accelerazione del battito cardiaco, dilatazione dei bronchi, aumento della pressione arteriosa, vasocostrizione periferica, dilatazione pupillare, aumento della sudorazione (tipiche risposte dell’organismo a una situazione di allarme, lotta, stress). I mediatori chimici di queste risposte vegetative sono la noradrenalina, l’adrenalina, la corticotropina, e diversi corticosteroidi.
- Il Sistema Nervoso Parasimpatico (chiamato anche attività vagale): produce un rallentamento del ritmo cardiaco, un aumento del tono muscolare bronchiale, dilatazione dei vasi sanguinei, diminuzione della pressione, rallentamento della respirazione, aumento del rilassamento muscolare, vasodilatazione a livello dei genitali, delle mani e dei piedi (normale risposta dell’organismo ad una situazione di calma, riposo, tranquillità e assenza di pericoli e stress). Il mediatore chimico dell’attività parasimpatica è l’acetilcolina.
Il nostro corpo, in ogni momento, si trova in una situazione determinata dall’equilibrio o dalla predominanza di uno di questi due sistemi nervosi.
La capacità dell’organismo di modificare il proprio bilanciamento verso l’uno o l’altro sistema, è fondamentale per il suo equilibrio dinamico, sia dal punto di vista fisiologico che psicologico.
Disfunzioni in tale alternanza sono alla base di disagi, disturbi, o vere patologie non solo sul piano strettamente organico, ma anche psicologico.
La Biosistemica ha avuto il merito di integrare le scoperte di Gellhorn (1967) relative al funzionamento fisiologico del Sistema Nervoso Autonomo con la comprensione delle ricadute psicopatologiche della mancanza di armonia nell’alternanza dei due assi del Sistema stesso, aprendo in ambito psicoterapeutico scenari di intervento innovativi.