Con l’arrivo della primavera Corpus in Fabula propone un ciclo di incontri dedicati al risveglio del ben-essere a 360°.
Cinque sabati dedicati alla riscoperta di sé attraverso linguaggi plurimi che hanno come filo conduttore la possibilità di rimanere in connessione con sé stessi, con gli altri e con il mondo.
L‘8 di Aprile, Corpus in Fabula promuove una giornata dedicata agli attacchi di panico trattati secondo l’approccio biosistemico. Il disturbo da attacchi di panico attualmente riguarda circa 2-6% della popolazione ed è in costante aumento e ciò significa che in Italia ne soffrono circa tre milioni di persone. Questa è una sindrome psicosomatica per eccellenza: non è, infatti, possibile avere un attacco di panico senza sintomi fisici molto intensi. Il panico è un problema di profonda scissione mente-corpo. E’ una frattura fra la parte fisiologica e psicologica delle emozioni, per cui la persona non si permette di provare alcun tipo di emozione: rabbia, dolore, solitudine, gioia, piacere, forza, fragilità, debolezza, dipendenza. La persona sofferente di panico ha quindi bisogno di
Una nota storiella che appartiene alla tradizione Zen recita come segue: Un monaco chiese al Maestro: “Qual è la verità ultima?” “E’ meravigliosa oggi la montagna” disse il Maestro. “Non ho chiesto della montagna ma della verità” insistette il discepolo. “Finché non vedrai la montagna” concluse il Maestro, “non vedrai la verità.” Solitamente le storie Zen terminano con il discepolo che, grazie all’insegnamento del Maestro, raggiunge l’illuminazione, o perlomeno ha una profonda rivelazione sull’esistenza; in questo caso non ci è dato sapere cosa successe a quel discepolo, ma sicuramente possiamo immaginare come possa essere mutato il suo stato d’animo: da un affannoso e pretenzioso “chiedere” ad un sereno “vedere, contemplare” la montagna. Per molti di noi essere costantemente
